Il sostegno psicologico alla Genitorialità

Diventare genitori è un’esperienza di vita emotivamente preziosa e impegnativa, che richiede molteplici abilità e perdura per tutto il percorso di crescita dei figli. Il bambino, per crescere, ha bisogno di sentirsi pensato, di sapere che attorno a lui ci sono adulti capaci di aiutarlo a comprendere e a dare un nome all’emozione e all’esperienza che sta vivendo, adulti che lo aiutino a trasformare in pensiero ciò che gli accade ogni giorno. La mente di un bambino funziona diversamente da quella di un adulto, e non sempre, per i genitori, è chiaro e immediato il comportamento del bambino. Può succedere, quindi, che chi si prende cura del bambino fatichi a decifrarne il comportamento, le emozioni, i pensieri. A volte, un genitore può vedere aspetti di sé, della propria storia, delle proprie paure, ripetersi e intersecarsi con aspetti del proprio figlio, e rendere poco chiara la relazione con lui. Può succedere, inoltre, che, nel percorso di crescita, emergano nel bambino difficoltà temporanee, o più radicate e persistenti, che possono preoccupare i genitori. Eventi esterni possono ulteriormente amplificare queste difficoltà o le preoccupazioni stesse dei genitori.

Uno psicologo specificatamente formato sull’età evolutiva può aiutare i genitori a comprendere meglio le motivazioni alla base del comportamento del bambino e la relazione con lui, offrendo loro uno spazio per pensare e prendersi cura insieme degli aspetti difficili della crescita del bambino e dell’essere genitori. 

Il sostegno psicologico in Età Evolutiva

La crescita di un bambino è un processo complesso che richiede un costante lavoro di definizione e ridefinizione di sé, e l’interfacciarsi con importanti compiti evolutivi e trasformazioni che coinvolgono la mente, il corpo, la percezione di sé e degli altri, gli affetti, la capacità di stare in relazione e di individuare e utilizzare le proprie risorse personali. Questo processo non è sempre lineare e può, talvolta, incrinarsi, lasciando spazio a difficoltà o momenti di disorientamento nel bambino, espressi attraverso un determinato comportamento o la manifestazione di preoccupazioni, malessere, lamentele somatiche. Lo psicologo, in questi casi, può aiutare il bambino e la famiglia a comprendere, contenere e superare questi momenti di difficoltà, modificando dinamiche potenzialmente disfunzionali che, nel tempo, potrebbero diventare patologiche. 

Avviandosi verso l’adolescenza, ci si sposta verso una fase di passaggio cruciale nel ciclo di vita, un periodo di transizione delicato e prezioso tra ciò che “non si è più” e ciò che ancora “non si è”: non si è più bambini, non si è ancora adulti. Lo stravolgimento dovuto ai cambiamenti corporei e psicologici coinvolge l’adolescente e l’intera famiglia, richiedendo di ridefinire gli equilibri familiari finora in essere. Quando l’adolescente non si sente abbastanza sostenuto o compreso dalla rete familiare o sociale (amici, contesto scolastico, ecc.) può manifestare difficoltà e vissuti di sconforto, ansia, solitudine, disperazione, scarsa concentrazione, affaticamento, ecc. Il sostegno psicologico rappresenta uno spazio di ascolto e di supporto all’interno del quale l’adolescente può esprimere emozioni, pensieri, riflessioni, paure, cercando, insieme allo psicologo, di dare un senso ai suoi vissuti e imparando a conoscere e a individuare la sua identità in divenire.